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Se ancora esiti a provare DermaRelief, ecco sei motivi che non ti lasceranno indifferente.
L'azione del Polypodium leucotomos contro il danneggiamento dell'epidermide si spiega anche con il suo carattere fotoprotettivo, ovvero la sua capacità di proteggere la pelle dagli effettivi nocivi dei raggi solari. Questa pianta avrebbe acquisito questa capacità durante la sua evoluzione, durante il suo passaggio dal mondo acquatico alla terraferma. (4)
I componenti della felce agirebbero infatti impedendo la fotoisomerizzazione dell'acido trans-urocanico e bloccandone la fotodecomposizione, solitamente causata da un'esposizione ai raggi UV. L'estratto di Polypodium leucotomos provocherebbe infine un'inibizione dell'apoptosi (ovvero la morte cellulare) causata dai raggi del sole. (5) (6)
Uno studio americano del 2015 ha dimostrato che l'assunzione di un estratto di questa pianta (sotto forma di integratore da 240 mg, due volte al giorno per 60 giorni) era un modo efficace per ridurre i danni causati dai raggi UV. Lo studio ha anche confermato che il prodotto non aveva alcuna controindicazione. (7)
L'assunzione di un estratto di Polypodium leucotomos svolge anche un ruolo benefico nel trattamento della fotodermatosi idiopatica: allevia la lucite polimorfa, la prurigo attinica e l'orticaria solare. (8)
Il Polypodium leucotomos svolge quindi un ruolo importante contro il fotoinvecchiamento. Agisce in particolare rinforzando i fibroblasti del tessuto cutaneo e contribuendo alla proliferazione dei cheratociti, il che rallenta la comparsa delle rughe e consente alla pelle di mantenere più a lungo la sua morbidezza. (9)
Ricorda che il sole può causare gravi danni danneggiando i filamenti di DNA delle nostre cellule. Nel tempo, è probabile che queste varie mutazioni causino il cancro. Una cura con Polypodium leucotomos ha il vantaggio di ridurre questo rischio salvaguardando la composizione genetica delle cellule della pelle.
Naturalmente ricco di antiossidanti, questo estratto naturale è un ottimo modo per combattere lo stress ossidativo che attacca l'organismo. Tra i composti in esso contenuti, citiamo in particolare:
Questi diversi acidi sono naturalmente responsabili dell'eliminazione dei radicali liberi (e altri derivati reattivi dell'ossigeno, come l'anione superossido), così come di tante molecole instabili che intasano l'organismo, che danneggiano le sue cellule e proteine e che sono all'origine del cancro così come di malattie degenerative. (11) (12)
La flora intestinale permette di produrre delle vitamine che non siamo in grado di sintetizzare, di digerire delle molecole complesse e anche di contribuire all'efficacia del sistema immunitario. La loro presenza è il frutto di una lunga collaborazione che ha svolto un ruolo cruciale nell'evoluzione della specie umana.
Oggi, purtroppo, diversi fattori, tra cui il consumo eccessivo di prodotti ultra-trasformati e l'eccesso di agenti antimicrobici contribuiscono ad alterare profondamente la diversità e la quantità di batteri benefici che colonizzano il nostro intestino. Questa alterazione è drammatica, poiché le donne trasmettono così il loro microbiota ai loro figli (20). Allo stesso tempo, le allergie cutanee e le malattie croniche della pelle continuano ad aumentare, soprattutto nei paesi occidentali.
L'integrazione con probiotici permette di ripristinare un normale microbiota dopo dei disturbi come una terapia antibiotica (21).