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Il Giappone è la culla della medicina Kampo

Medicina tradizionale giapponese: principi e trattamenti

Ampiamente oscurata dalla medicina cinese, la medicina tradizionale giapponese, o medicina Kampo, è tuttavia ricca di insegnamenti. Primo piano sui suoi principi fondamentali e sulle piante della sua farmacopea.

2024-03-04

Le origini della medicina tradizionale giapponese

Durante il periodo neolitico, la malattia era considerata un’invasione del corpo da parte di spiriti demoniaci. I giapponesi si affidavano quindi agli sciamani, che tentavano di esorcizzare il male con amuleti, preghiere e libri di magia. Bisognerà attendere il VII secolo a.C. perché le prime ondate migratorie che affluiscono da Corea, Cina del Nord e Filippine portino qualche frammento di conoscenze mediche.

Furono piuttosto l’aumentato volume di scambi con la Cina, così come l’influenza del buddismo sinocoreano, che gettarono le vere basi della medicina tradizionale giapponese a partire dal VI secolo (1).

Riprendendo inizialmente i precetti della medicina cinese, la medicina Kampo (letteralmente, “medicina secondo il metodo Han”) se ne è progressivamente emancipata verso il 907, alla fine della dinastia Tang. Si distingue soprattutto per un approccio più pratico, una diagnosi basata sulla combinazione dei sintomi, nonché dei rimedi naturali formulati con piante locali (2).

I principi fondamentali della medicina Kampo

La medicina Kampo adotta un punto di vista olistico, in cui ogni individuo è riconosciuto nella sua globalità. Il corpo e la mente formano un tutto indivisibile, che interagisce in modo permanente con l’ambiente e di cui bisogna costantemente preservare lo stato di equilibrio.

Non sorprende che alcuni fondamenti della medicina cinese siano alla base della medicina giapponese. Per esempio:

  • il ki (equivalente del qi cinese) corrisponde all’energia vitale che fluisce nel corpo e quindi alla fluidità (3);
  • l’in e lo yo (equivalenti allo yin e yang cinesi) traduce il dualismo presente in tutti gli elementi dell’universo (4);
  • la teoria dei cinque elementi sostiene che ogni organo, membro o emozione può essere descritto come una combinazione di metallo, legno, acqua, fuoco e/o terra (5).

L’importanza del tatto nella medicina giapponese

Nella medicina giapponese, la palpazione del corpo riveste un ruolo importante (6), poiché permette di identificare delle zone di vuoto (kyo) o di pieno (jitsu), chiari segni di uno squilibrio energetico. In questo contesto, diverse pratiche che sollecitano il tatto, tratte dall’arte medica cinese, hanno trovato collocazione nella tradizione giapponese.

L’agopuntura è ampiamente studiata, ma si utilizzano aghi più sottili introdotti in maniera indolore attraverso un tubo-guida chiamato Shinkan. Ampiamente sviluppata durante la dinastia Ming in Cina, la moxibustione consiste nell’applicare una fonte di calore su diversi punti del corpo attraverso la moxa ottenuta dalla raffinazione e dalla combustione delle foglie di artemisia (yomogi) (7). Le diverse varianti quali okyu (chicco di riso), kyutoshin (moxa su ago), chinetsukyu (coni) o bokyu (bastoncino) hanno ciascuna le proprie indicazioni terapeutiche.

Adottato dai giapponesi più di mille anni fa, il massaggio tradizionale amma (“calmare con le mani”) mira a bilanciare il flusso del ki nel corpo, dal centro verso le estremità (8). Si basa su una serie di manipolazioni complesse (kata) costituite da stiramenti, dondolamenti, pressioni e percussioni che interessano 360 punti specifici e ha inoltre ispirato lo shiatsu, sviluppato più tardi all’inizio del XX secolo (9).

Le specialità della medicina giapponese

Con la sua opera in trenta volumi intitolata Ishinpô , Tanba Yasuyori (912-995) trascrisse tutto il sapere medico cinese in lingua giapponese (10). E già l’arte medica si suddivide in varie specialità come medicina interna,dermatologia, otorinolaringoiatria, chirurgia, farmacologia, ginecologia,ostetricia o pediatria. Vengono anche affrontati i comportamenti sessuali umani e i regimi sanitari.

L’oftalmologia conosce, inoltre, una crescita senza precedenti con l’arrivo del monaco buddista Majima Seigan, che fonda una scuola dedicata al trattamento degli occhi che riunisce professionisti rinomati. Si sviluppano colliri e chirurgia oculare (11) e il suo trattato Majima ryū ganmoku hiden shō è il primo pubblicato in Giappone sull’argomento.

Durante il periodo Muromachi, sanguinose guerre decimano la popolazione giapponese. Per curare le ferite e le mutilazioni sul campo di battaglia, i combattenti intellettuali si trasformano in “chirurghi delle ferite”, o kinsō-i, in opposizione ai “chirurghi delle bolle”(yōka) che curano i civili. Seppur giudicati sporchi e impuri per penetrare i segreti del corpo, hanno fatto progredire in modo notevole la conoscenza dell’anatomia e la padronanza della sutura delle ferite.

Farmacopea giapponese

La medicina Kampo elabora dei rimedi(kampoyaku) combinando gli elementi della natura con proprietà medicinali (shohyaku) – possono essere parti di piante (radici, fiori, frutti, cortecce, semi...), minerali o sostanze animali (pelle, ossa, conchiglie...). L’idea è trattare simultaneamente un insieme di sintomi (e non affrontare ogni sintomo separatamente) esaminando il paziente nella sua interezza.

Tra gli shoh yaku più popolari si annoverano la radice di liquirizia (kanzo), vera e propria panacea della medicina asiatica, lo zenzero (syokkyoh) per le sue virtù riscaldanti, o il kudzu (kakkon) per armonizzare il ciclo femminile (12-14). Come fluidificante del ki, la corteccia di magnolia integra numerose preparazioni (15).

E i funghi non sono da meno. Soprannominato “fungo dell’immunità”, il reishi è un tonico del ki che sostiene la funzione immunitaria e contribuisce alla normale circolazione sanguigna (16). Impiegato fin dai tempi dell’imperatore Chūai, il micelio dello shiitake era tradizionalmente utilizzato per combattere l’esaurimento fisico e mentale, grazie al suo contenuto di polisaccaridi alfa-glucani (AHCC) (17).

Il Giappone contemporaneo continua a innovare in termini di rimedi naturali, producendo integratori alimentari ad alte prestazioni come alcuni “postbiotici”, germanio organico di alta qualità, inventando l’aria nera, ecc. (18-19).

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Bibliografia

  1. Kuchta K, Cameron S. Editorial: Kampo Medicine in a Modern Context: Ethnopharmacological Perspectives. Front Pharmacol. 2022 Sep 2;13:971254. doi: 10.3389/fphar.2022.971254. PMID: 36120328; PMCID: PMC9480492.
  2. Iwase S, Yamaguchi T, Miyaji T, Terawaki K, Inui A, Uezono Y. The clinical use of Kampo medicines (traditional Japanese herbal treatments) for controlling cancer patients' symptoms in Japan: a national cross-sectional survey. BMC Complement Altern Med. 2012 Nov 20;12:222. doi: 10.1186/1472-6882-12-222. PMID: 23167528; PMCID: PMC3537749.
  3. Watanabe K, Matsuura K, Gao P, Hottenbacher L, Tokunaga H, Nishimura K, Imazu Y, Reissenweber H, Witt CM. Traditional Japanese Kampo Medicine: Clinical Research between Modernity and Traditional Medicine-The State of Research and Methodological Suggestions for the Future. Evid Based Complement Alternat Med. 2011;2011:513842. doi: 10.1093/ecam/neq067. Epub 2011 Feb 17. PMID: 21687585; PMCID: PMC3114407.
  4. Hottenbacher L, Weißhuhn TE, Watanabe K, Seki T, Ostermann J, Witt CM. Opinions on Kampo and reasons for using it--results from a cross-sectional survey in three Japanese clinics. BMC Complement Altern Med. 2013 May 16;13:108. doi: 10.1186/1472-6882-13-108. PMID: 23680097; PMCID: PMC3669030.
  5. Minagawa T, Ishizuka O. Status of urological Kampo medicine: a narrative review and future vision. Int J Urol. 2015 Mar;22(3):254-63. doi: 10.1111/iju.12685. Epub 2015 Jan 18. PMID: 25597936.
  6. Yakubo S, Baba M, Odaguchi H, Wakasugi A, Sekine M, Hanawa T, Mitsuma T, Namiki T, Arai M, Muramatsu SI, Shimada Y, Shibahara N. Kampo Formula-Pattern Models: The Development of 13 New Clinically Useful Standard Abdominal Pattern Models in the Fukushin Simulator. Front Pharmacol. 2022 Apr 29;13:688074. doi: 10.3389/fphar.2022.688074. PMID: 35571074; PMCID: PMC9106283.
  7. Yakubo S, Ito M, Ueda Y, Okamoto H, Kimura Y, Amano Y, Togo T, Adachi H, Mitsuma T, Watanabe K. Pattern classification in kampo medicine. Evid Based Complement Alternat Med. 2014;2014:535146. doi: 10.1155/2014/535146. Epub 2014 Feb 20. PMID: 24701241; PMCID: PMC3950553.
  8. Ishizaki N, Yano T, Kawakita K. Public status and prevalence of acupuncture in Japan. Evid Based Complement Alternat Med. 2010 Dec;7(4):493-500. doi: 10.1093/ecam/nen037. Epub 2008 Jun 19. PMID: 18955345; PMCID: PMC2892353.
  9. Robinson N, Lorenc A, Liao X. The evidence for Shiatsu: a systematic review of Shiatsu and acupressure. BMC Complement Altern Med. 2011 Oct 7;11:88. doi: 10.1186/1472-6882-11-88. PMID: 21982157; PMCID: PMC3200172.
  10. Mayanagi M, Shen S. [A study on "Kyō gige" or "Jing Yijie" mentioned in the Ishinpō]. Nihon Ishigaku Zasshi. 1996 Sep;42(3):349-68. Japanese. PMID: 11619316.
  11. Takayama S, Shiga Y, Kokubun T, Konno H, Himori N, Ryu M, Numata T, Kaneko S, Kuroda H, Tanaka J, Kanemura S, Ishii T, Yaegashi N, Nakazawa T. The traditional kampo medicine tokishakuyakusan increases ocular blood flow in healthy subjects. Evid Based Complement Alternat Med. 2014;2014:586857. doi: 10.1155/2014/586857. Epub 2014 Apr 24. PMID: 24872835; PMCID: PMC4020465.
  12. Veilleux MP, Moriyama S, Yoshioka M, Hinode D, Grenier D. A Review of Evidence for a Therapeutic Application of Traditional Japanese Kampo Medicine for Oral Diseases/Disorders. Medicines (Basel). 2018 Apr 18;5(2):35. doi: 10.3390/medicines5020035. PMID: 29670027; PMCID: PMC6023475.
  13. Nose M, Tada M, Kojima R, Nagata K, Hisaka S, Masada S, Homma M, Hakamatsuka T. Comparison of glycyrrhizin content in 25 major kinds of Kampo extracts containing Glycyrrhizae Radix used clinically in Japan. J Nat Med. 2017 Oct;71(4):711-722. doi: 10.1007/s11418-017-1101-x. Epub 2017 Jun 12. Erratum in: J Nat Med. 2018 Mar 1;: PMID: 28608269; PMCID: PMC5897458.
  14. Bihlet AR, Byrjalsen I, Andersen JR, Simonsen SF, Mundbjerg K, Helmer B, Riis BJ, Karsdal MA, Christiansen C. The Efficacy and Safety of Multiple Dose Regimens of Kudzu (Pueraria lobata) Root Extract on Bone and Cartilage Turnover and Menopausal Symptoms. Front Pharmacol. 2021 Oct 22;12:760629. doi: 10.3389/fphar.2021.760629. PMID: 34744740; PMCID: PMC8568880.
  15. Poivre M, Duez P. Biological activity and toxicity of the Chinese herb Magnolia officinalis Rehder & E. Wilson (Houpo) and its constituents. J Zhejiang Univ Sci B. 2017 Mar.;18(3):194-214. doi: 10.1631/jzus.B1600299. PMID: 28271656; PMCID: PMC5365644.
  16. Wachtel-Galor S, Yuen J, Buswell JA, et al. Ganoderma lucidum (Lingzhi or Reishi): A Medicinal Mushroom. In: Benzie IFF, Wachtel-Galor S, editors. Herbal Medicine: Biomolecular and Clinical Aspects. 2nd edition. Boca Raton (FL): CRC Press/Taylor & Francis; 2011. Chapter 9. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK92757/
  17. Dai X, Stanilka JM, Rowe CA, Esteves EA, Nieves C Jr, Spaiser SJ, Christman MC, Langkamp-Henken B, Percival SS. Consuming Lentinula edodes (Shiitake) Mushrooms Daily Improves Human Immunity: A Randomized Dietary Intervention in Healthy Young Adults. J Am Coll Nutr. 2015;34(6):478-87. doi: 10.1080/07315724.2014.950391. Epub 2015 Apr 11. PMID: 25866155.
  18. Goodman S. Therapeutic effects of organic germanium. Med Hypotheses. 1988 Jul;26(3):207-15. doi: 10.1016/0306-9877(88)90101-6. PMID: 3043151.
  19. Ahmed T, Wang CK. Black Garlic and Its Bioactive Compounds on Human Health Diseases: A Review. 2021 Aug 19;26(16):5028. doi: 10.3390/molecules26165028. PMID: 34443625; PMCID: PMC8401630.

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