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I probiotici aiutano a dimagrire?

Sempre più disponibili sugli scaffali di farmacie e parafarmacie, i probiotici stanno suscitando un grande interesse tra coloro che vogliono perdere peso in modo naturale.

Probiotici e salute digestiva

I probiotici: perché fanno bene alla salute dell'apparato digerente?

Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), i probiotici sono microrganismi vivi (principalmente batteri) che, se ingeriti in quantità sufficiente, hanno un effetto benefico sulla salute dell'ospite.

Si trovano naturalmente in alcuni alimenti fermentati (yogurt, kefir, miso, ecc.) o sotto forma di integratori alimentari concentrati, meglio dosati e più mirati.

Il loro ruolo principale? Contribuire all'equilibrio del microbiota intestinale (1), il complesso ecosistema che riveste il nostro tratto digestivo e che svolge un ruolo essenziale nella digestione, nelle difese immunitarie, nella produzione di vitamine e nella protezione dagli agenti patogeni.

Sebbene siano imposti all'attenzione degli studiosi e dei consumatori per il loro impatto sulla salute dell'apparato digerente, alcuni probiotici stanno ora suscitando l'interesse della ricerca per i loro potenziali effetti sulla regolazione del peso.

Probiotici e perdita di peso: cosa dice la scienza?

Numerosi studi scientifici stanno indagando il potenziale ruolo dei probiotici nella regolazione del peso corporeo, che vedrebbe una stretta interazione tra flora intestinale e metabolismo.

Il microbiota, un agente chiave del metabolismo

Un microbiota intestinale diversificato ed equilibrato potrebbe svolgere un ruolo essenziale nella gestione del peso corporeo, agendo su diversi meccanismi fisiologici interdipendenti:

  • Fermentazione delle fibre alimentari: alcuni batteri del microbiota intestinale sono in grado di far fermentare le fibre non digerite nell'intestino tenue. Questa fermentazione produce acidi grassi a catena corta (SCFA), che si ritiene influenzino il dispendio energetico e riducano l'infiammazione cronica di basso grado spesso associata all'obesità (2).
  • Regolazione della glicemia e dell'insulina: secondo alcuni studi, alcuni ceppi batterici sembrano essere in grado di ridurre l'assorbimento dei carboidrati e di migliorare la sensibilità all'insulina (3). Si ritiene che aiutino a ridurre i picchi glicemici dopo i pasti e a limitare le secrezioni improvvise di insulina - un fattore chiave per l'immagazzinamento dei grassi - contribuendo così a un migliore controllo del peso.
  • Regolazione della sensazione di sazietà: si ritiene che alcuni batteri intestinali influenzino la produzione di leptina (l'ormone della sazietà) e di grelina (l'ormone della fame). Un microbiota equilibrato potrebbe quindi favorire un migliore equilibrio tra fame e sazietà (4), riducendo gli attacchi di fame e la conseguente sovralimentazione.
  • Rafforzamento della barriera intestinale: si ritiene che i probiotici contribuiscano a rafforzare la mucosa intestinale e a limitare il passaggio di sostanze indesiderate nel flusso sanguigno (endotossine) (5). In tal modo potrebbero limitare indirettamente i processi infiammatori associati all'aumento di peso.

Squilibrio intestinale associato all'obesità

Le ricerche hanno dimostrato che le persone in sovrappeso o obese spesso presentano una ridotta diversità microbica, nonché uno squilibrio tra alcune famiglie batteriche (6). Il riequilibrio del microbiota attraverso un'integrazione mirata di probiotici potrebbe quindi essere un modo interessante per favorire la perdita di peso.

I probiotici non possono essere considerati dei bruciagrassi istantanei. Tuttavia, se associati a una dieta equilibrata e a un'attività fisica regolare, possono sostenere attivamente alcuni meccanismi naturali.

Contribuendo all'equilibrio del microbiota intestinale (7), possono potenzialmente aiutare a migliorare la digestione, regolare l'appetito, modulare la risposta glicemica e ridurre l'infiammazione cronica. Tutti fattori legati alla gestione del peso.

3 probiotici dai promettenti effetti sulla gestione del peso

Alcune specie di probiotici sono attualmente oggetto di studi approfonditi che ne stanno valutando gli effetti potenziali sulla gestione del peso, in particolare per le persone con un eccesso di grasso addominale o un girovita elevato.

Vediamo quali sono, a oggi, i tre ceppi più promettenti.

Lactobacillus gasseri: potenziale supporto contro il grasso addominale

Il Lactobacillus gasseri è un ceppo naturalmente presente nel microbiota umano. Diversi studi clinici hanno evidenziato i suoi possibili effetti sulla riduzione della circonferenza della vita e dei fianchi (8).

Come agisce?

  • Si ritiene che favorisca la produzione di SCFA, riducendo così l'infiammazione e i depositi di grasso.
  • Può ridurre l'assorbimento dei grassi alimentari e migliorare il transito intestinale.
  • La sua influenza sulla leptina potrebbe aiutare a regolare meglio l'appetito.

Questo ceppo relativamente resistente può essere assunto come integratore alimentare, per garantire un'assunzione mirata e concentrata.

  • Scopri l'integratore alimentare Lactobacillus Gasseri, che fornisce una dose giornaliera di 12 miliardi di microrganismi.

Il ceppo di Lactobacillus gasseri può essere associato ad altri ceppi specifici i cui effetti sono supportati da studi clinici.

  • Scopri l'integratore alimentare L. Gasseri & SlimBiotics, formulato per aiutarti a gestire il tuo peso in modo naturale e completo.

Non sono stati segnalati pericoli gravi in adulti sani che assumono questo ceppo. Tuttavia, come per qualsiasi integratore alimentare, si consiglia di consultare un medico in caso di patologie o trattamenti in corso.

Lactobacillus fermentum: possibile riduzione del tessuto adiposo

Il Lactobacillus fermentum, un ceppo di acido lattico anch'esso oggetto di studio, si ritiene abbia un effetto antinfiammatorio e antiossidante e contribuisca a modulare la composizione corporea.

Diversi studi sugli animali hanno dimostrato una riduzione significativa del grasso corporeo e un miglioramento dei marcatori metabolici dopo un'integrazione prolungata (9).

Si ritiene che agisca attraverso una combinazione di fattori:

  • rafforzamento della barriera intestinale;
  • miglioramento del metabolismo lipidico
  • miglioramento della gestione dei carboidrati alimentari.

Associato al L. gasseri, il ceppo Lactobacillus fermentum è ideale per il controllo del peso.

  • Scopri l'integratore alimentare L. Gasseri & SlimBiotics, che combina questi due ceppi per un mix dimagrante ad azione mirata.

Akkermansia muciniphila: la nuova star fra i microbioti dimagranti?

Il batterio intestinale Akkermansia muciniphila, scoperto di recente, sta suscitando un crescente interesse nel mondo scientifico.

Livelli insufficienti di questo ceppo sono stati associati all'aumento del grasso addominale, all'insulino-resistenza e all'infiammazione di basso grado, tutti fattori spesso legati al sovrappeso e ai disturbi metabolici (10).

Perché questo batterio è così speciale?

  • Si ritiene che svolga un ruolo essenziale nel rafforzamento della mucosa intestinale.
  • Si ritiene che contribuisca a regolare il metabolismo degli zuccheri e dei grassi.
  • Si ritiene inoltre che migliori la sensibilità all'insulina.

Studi clinici hanno dimostrato che l'integrazione con Akkermansia muciniphila può ridurre il grasso viscerale e migliorare i parametri metabolici nelle persone in sovrappeso (11).

  • Scopri l'integratore alimentare Akkermansia Muciniphila, appositamente studiato per accompagnare una dieta dimagrante.

Probiotici e dimagrimento: che ruolo hanno?

I probiotici non sostituiscono una dieta sana o un regolare esercizio fisico. Tuttavia, forniscono un valido supporto per una perdita di peso sostenibile e a lungo termine, in particolare agendo su fattori invisibili come l'infiammazione, la digestione, l'accumulo di grasso e la sensazione di fame.

La diversità e l'equilibrio del microbiota svolgono un ruolo fondamentale in molte funzioni metaboliche. Sostenere la flora intestinale con ceppi mirati come L. gasseri, L. fermentum o Akkermansia muciniphila potrebbe quindi contribuire a ottimizzare i risultati di uno stile di vita sano e orientato alla perdita di peso.

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Bibliografia

  1. Azad MAK, Sarker M, Li T, Yin J. Probiotic Species in the Modulation of Gut Microbiota: An Overview. Biomed Res Int. 2018 May 8;2018:9478630. doi: 10.1155/2018/9478630. PMID: 29854813; PMCID: PMC5964481.
  2. Cox AJ, West NP, Cripps AW. Obesity, inflammation, and the gut microbiota. Lancet Diabetes Endocrinol. 2015 Mar;3(3):207-15. doi: 10.1016/S2213-8587(14)70134-2. Epub 2014 Jul 22. PMID: 25066177.
  3. Saad MJ, Santos A, Prada PO. Linking Gut Microbiota and Inflammation to Obesity and Insulin Resistance. Physiology (Bethesda). 2016 Jul;31(4):283-93. doi: 10.1152/physiol.00041.2015. PMID: 27252163.
  4. Van de Wouw M, Schellekens H, Dinan TG, Cryan JF. Microbiota-Gut-Brain Axis: Modulator of Host Metabolism and Appetite. J Nutr. 2017 May;147(5):727-745. doi: 10.3945/jn.116.240481. Epub 2017 Mar 29. PMID: 28356427.
  5. Di Vincenzo F, Del Gaudio A, Petito V, Lopetuso LR, Scaldaferri F. Gut microbiota, intestinal permeability, and systemic inflammation: a narrative review. Intern Emerg Med. 2024 Mar;19(2):275-293. doi: 10.1007/s11739-023-03374-w. Epub 2023 Jul 28. PMID: 37505311; PMCID: PMC10954893.
  6. Gomes AC, Hoffmann C, Mota JF. The human gut microbiota: Metabolism and perspective in obesity. Gut Microbes. 2018 Jul 4;9(4):308-325. doi: 10.1080/19490976.2018.1465157. Epub 2018 May 24. PMID: 29667480; PMCID: PMC6219651.
  7. Chandrasekaran P, Weiskirchen S, Weiskirchen R. Effects of Probiotics on Gut Microbiota: An Overview. Int J Mol Sci. 2024 May 30;25(11):6022. doi: 10.3390/ijms25116022. PMID: 38892208; PMCID: PMC11172883.
  8. Kim J, Yun JM, Kim MK, Kwon O, Cho B. Lactobacillus gasseri BNR17 Supplementation Reduces the Visceral Fat Accumulation and Waist Circumference in Obese Adults: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial. J Med Food. 2018 May;21(5):454-461. doi: 10.1089/jmf.2017.3937. Epub 2018 Apr 24. PMID: 29688793.
  9. Molina-Tijeras JA, Diez-Echave P, Vezza T, Hidalgo-García L, Ruiz-Malagón AJ, Rodríguez-Sojo MJ, Romero M, Robles-Vera I, García F, Plaza-Diaz J, Olivares M, Duarte J, Rodríguez-Cabezas ME, Rodríguez-Nogales A, Gálvez J. Lactobacillus fermentum CECT5716 ameliorates high fat diet-induced obesity in mice through modulation of gut microbiota dysbiosis. Pharmacol Res. 2021 May;167:105471. doi: 10.1016/j.phrs.2021.105471. Epub 2021 Jan 30. PMID: 33529749.
  10. Rodrigues VF, Elias-Oliveira J, Pereira ÍS, Pereira JA, Barbosa SC, Machado MSG, Carlos D. Akkermansia muciniphila and Gut Immune System: A Good Friendship That Attenuates Inflammatory Bowel Disease, Obesity, and Diabetes. Front Immunol. 2022 Jul 7;13:934695. doi: 10.3389/fimmu.2022.934695. PMID: 35874661; PMCID: PMC9300896.
  11. Depommier C, Everard A, Druart C, Plovier H, Van Hul M, Vieira-Silva S, Falony G, Raes J, Maiter D, Delzenne NM, de Barsy M, Loumaye A, Hermans MP, Thissen JP, de Vos WM, Cani PD. Supplementation with Akkermansia muciniphila in overweight and obese human volunteers: a proof-of-concept exploratory study. Nat Med. 2019 Jul;25(7):1096-1103. doi: 10.1038/s41591-019-0495-2. Epub 2019 Jul 1. PMID: 31263284; PMCID: PMC6699990.

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