Sempre più presenti nella nostra vita quotidiana, gli schermi ci espongono alla luce blu, che costituisce una parte visibile dello spettro luminoso. Bisogna sapere che la luce raggruppa più tipi di radiazioni: alcune sono visibili, come la luce blu, mentre altre sono invisibili, come i raggi ultravioletti e infrarossi. Captate dai nostri occhi, le radiazioni visibili vengono poi decodificate dal cervello per ritrascrivere ciò che vediamo.
Ogni radiazione dello spettro luminoso ha una lunghezza d'onda specifica e di colore diverso. Caratterizzata da una lunghezza d'onda compresa tra i 380 e i 500 nanometri, la luce blu copra un'ampia gamma di colori che vanno dal "blu turchese" al "blu violetto". Gli specialisti hanno spesso la tendenza a distinguere la luce "blu turchese", che svolge un'azione sul ciclo del sonno, dalla luce "blu violetto" che è nociva per la salute degli occhi.
Numerosi specialisti attirano l'attenzione sui rischi della sovraeposizione alla luce blu. Questa può in effetti avere innumerevoli conseguenze sull'organismo, in particolare sugli occhi. Occhi rossi, pizzicore, sensazione di bruciore... sono soltanto alcuni dei sintomi frequenti in caso di un'esposizione eccessiva alla luce "blu violetto". Questi sintomi tradiscono un affaticamento degli occhi, spesso accompagnato da secchezza oculare, mal di testa ed emicrania.
Un'eccessiva esposizione alla luce "blu turchese" emessa dagli schermi può inoltre compromettere la qualità del sonno, eccitando la retina e disturbando la sintesi della melatonina. Spesso soprannominata "ormone del sonno", quest'ultima svolge un ruolo fondamentale nelle fasi di addormentamento e di risveglio. Difficoltà a prendere sonno, insonnia, risveglio difficile... questi disturbi del sonno possono essere attribuiti alla luce "blu turchese" emessa dagli schermi.
Svariati studi scientifici si sono interessati agli effetti a lungo termine della luce blu. Secondo i ricercatori, un'esposizione di massa a queste radiazioni potrebbe avere effetti irreversibili sugli occhi. Potrebbe inoltre favorire l'invecchiamento precoce dell'occhio e lo sviluppo di alcuni disturbi della vista, in particolare quelli della degenerazione maculare legata all'età (DMLA) o della cataratta. Ecco perché gli specialisti della vista sottolineano l'importanza della prevenzione rispetto ai pericoli della luce blu.
La soluzione migliore sarebbe ridurre l'esposizione alla luce blu, ma diventa sempre più difficile applicare questa misura vista l'onnipresenza degli schermi nella vita quotidiana. Gli specialisti della vista e del sonno raccomandano tuttavia di evitare l'utilizzo prolungato degli schermi e di limitare al massimo l'esposizione alla luce blu, in particolare prima di andare a dormire. Da alcuni anni gli ottici propongono occhiali con "lenti anti luce blu", in grado di ridurre una parte dei rischi.
Per premunirsi contro i rischi della luce blu è inoltre possibile rafforzare le difese degli occhi assumendo alcuni composti naturali. Ad esempio la luteina è una sostanza nota per il suo ruolo protettivo sulla retina. Pigmento di colore giallo appartenente alla famiglia dei carotenoidi, agisce al contempo come "filtro anti luce blu" e come agente antiossidante. Ci sono poi altri antiossidanti naturali, come gli antocianosidi del mirtillo, che risultano davvero interessanti per la protezione dei tessuti dell'occhio. Riunendo una selezione dei migliori agenti fotoprotettivi e di formulazioni sinergiche come la formula OptiVision, possono essere utilizzati come prevenzione dei disturbi della vista.
I ricercatori hanno esaminato la questione. Scopri la loro risposta...
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