Le vitamine migliori per l’inverno
Principali differenze tra stagioni calde e stagioni fredde
In estate è facile mantenersi in forma: consumiamo molta frutta e verdura fresca e cruda, ricca di vitamine, e la nostra pelle è particolarmente esposta alla luce solare. Siamo pieni di energia e vitalità.
Ma in invernola situazione si inverte. Tendiamo a consumare meno frutta e verdura fresca e più farinacei e prodotti grassi. Quindi non solo riduciamo il nostro apporto di vitamine, ma anche il nostro microbiota intestinale è sottoposto a una dura prova. Tuttavia, il microbiota intestinale è fondamentale per la buona salute mentale, il sistema immunitario e la vitalità.
Inoltre, in inverno trascorriamo più tempo in ambienti chiusi, il che influisce sull’umore. Soprattutto perché siamo meno esposti alla luce.
Ecco perché le due vitamine migliori per l’inverno sono ovviamente la vitamina C e la vitamina D.
L’utilità della vitamina C in inverno
L’acido ascorbico, ossia la vitamina C, interviene in molti meccanismi all’interno del nostro organismo. Pertanto, la vitamina C contribuisce:
- al normale metabolismo energetico;
- al normale funzionamento del sistema nervoso;
- al normale funzionamento psicologico;
- al normale funzionamento del sistema immunitario;
- alla riduzione della fatica;
- alla rigenerazione della vitamina E nella sua forma ridotta;
- all’assorbimento digestivo del ferro;
- alla normale formazione del collagene necessario al buon funzionamento dei vasi sanguigni, delle ossa, delle cartilagini, della pelle, dei denti e delle gengive;
- alla protezione delle cellule dai radicali liberi – effetto antiossidante (1-3).
Lotta contro lo stress ossidativo, supporto del sistema immunitario, aspetto antifatica: ecco i tre buoni motivi per fare una cura di vitamina C in inverno (ad esempio con Asc2P, un integratore di ascorbato fosforilato, una forma stabile 20 volte più potente delle normali vitamine C).
Vitamina D e diminuzione della luminosità
La vitamina D esiste in due forme diverse:
- vitamina D2, ergocalciferolo, prodotta dalle piante;
- vitamina D3, colecalciferolo, di origine animale, che è la forma prodotta naturalmente dalla pelle umana sotto l’azione degli ultravioletti B.
Indispensabile per l’organismo, la vitamina D è coinvolta, in particolare, nella differenziazione e nell’attività delle cellule del sistema immunitario e nella regolazione ormonale (4-6).
Di fatto, la biosintesi della vitamina D avviene principalmente nella pelle, dove i raggi UVB reagiscono con il 7-deidrocolesterolo (provitamina D cutanea) per produrre la previtamina D3, che viene isomerizzata in colecalciferolo (vitamina D3) (7).
In inverno...
- passiamo gran parte del nostro tempo in ambienti chiusi, quindi dietro i vetri che bloccano gran parte dei raggi UVB;
- inoltre, il rapporto tra UVA e UVB della radiazione solare varia nel corso dell’anno. Pertanto, nella stagione invernale, nell’emisfero settentrionale, riceviamo pochissimi UVB e molti UVA (8).
Questo è il motivo per cui può essere particolarmente utile, in inverno, seguire una cura di vitamina D per compensare la scarsa esposizione al sole (ad esempio con Vitamin D3 5000 UI per un dosaggio significativo).
Il miglior integratore alimentare per le difese immunitarie
Stato del sistema immunitario in inverno
L’inverno è una stagione che mette a dura prova il nostro sistema immunitario. Infatti, il freddo genera una vasocostrizione che, sebbene migliori la circolazione sanguigna, rallenta leggermente la nostra risposta immunitaria.
Inoltre, uno studio americano recente ha dimostrato che il freddo induce una diminuzione della produzione di vescicole extracellulari, particelle la cui funzione è riconoscere i virus e impedire loro di moltiplicarsi (9).
Infine, per riscaldare l’aria che entra nei polmoni, produciamo molto muco, che secca le vie respiratorie, che sono quindi meno protette e più permeabili ai virus.
Il minerale chiave dell’immunità
In inverno è quindi importante sostenere le difese immunitarie. E a tal fine, lo zinco appare il minerale migliore.
A lungo considerato trascurabile a causa della sua bassa concentrazione nell’organismo, lo zinco è in realtà un oligoelemento fondamentale per il nostro organismo. Interviene in oltre trecento processi enzimatici:
- contribuisce a proteggere le cellule dallo stress ossidativo;
- svolge un ruolo nella divisione cellulare;
- contribuisce alla normale sintesi del DNA;
- contribuisce al normale metabolismo dei macronutrienti;
- e soprattutto, contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario.
E per una buona ragione: lo zinco aumenta l’attivazione dei linfociti B – che producono gli anticorpi, e dei linfociti T – che eliminano le cellule infettate, due agenti fondamentali per proteggere il nostro organismo dalle aggressioni dell’inverno (10). Lo zinco si trova, in particolare, nei frutti di mare, nella carne rossa e in dosi più elevate negli integratori di zinco (come lo Zinc Orotate).
Sinergia tra zinco e pianta immunostimolante
L’echinacea, da parte sua, è una pianta medicinale largamente utilizzata dalle popolazioni indigene americane per sostenere l’immunità e la salute delle vie respiratorie.
Molte formule associano lo zinco all’echinacea per aiutarti a trascorrere un inverno sereno (come Immunity Booster, combinazione di zinco, estratto di echinacea, beta-glucani e vitamina C). Si ritiene, in genere, che queste formule sinergiche costituiscano i migliori integratori alimentari conosciuti per l’immunità.
Stanchezza invernale: quali integratori alimentari?
Inverno e dispersione di energia
A causa del freddo invernale, il nostro organismo spende molta energia per riscaldarsi. Tanto meglio per chi vuole perdere un po’ di massa grassa con il minimo sforzo, ma tanto peggio per la nostra vitalità.
Quindi, per affrontare la stanchezza invernale, oltre alle vitamine sopra menzionate può essere interessante optare per gli integratori alimentari che combattono la stanchezza e stimolano la vitalità.
Il magnesio contro la stanchezza invernale
Il magnesio è uno dei minerali più importanti nell’organismo, insieme a sodio, potassio e calcio. Questo elettrolita interviene, infatti, in più di trecento reazioni metaboliche nel corpo umano. In particolare, è coinvolto nella trasmissione nervosa.
Il magnesio contribuisce pertanto:
- all’equilibrio elettrolitico;
- a mantenere un metabolismo energetico normale;
- al normale funzionamento del sistema nervoso;
- al normale funzionamento psicologico;
- e soprattutto a ridurre la stanchezza (11-13) .
Per combattere la stanchezza invernale, pensa quindi a una cura di magnesio (ad esempio con un integratore come Magnesium Orotate).
I benefici degli integratori di ginseng
Leader indiscusso della medicina cinese, il ginseng è una delle piante medicinali più apprezzate e studiate, soprattutto per combattere la stanchezza invernale e la mancanza di energia.
I diversi benefici offerti da questa pianta medicinale si devono ai ginsenosidi. Sembra, infatti, che i ginsenosidi agiscano modulando le neurotrasmissioni nel cervello e aumentando l’attività delle cosiddette cellule NK (Natural Killer), la fagocitosi e la produzione di interferone. E questo, migliorando la microcircolazione sanguigna.
Si vede: i benefici del ginseng interessano diversi aspetti dell’organismo e lo aiutano a mantenere la sua normalità fisiologica. Ecco perché la pianta è considerata adattogena.
Oggi è riconosciuto che il ginseng contribuisce:
- all’immunità;
- alle prestazioni cognitive e fisiche;
- alla salute sessuale;
- alla vitalità (14-15).
Il ginseng (che puoi trovare, in particolare, nell’integratore Ginseng 30%) è quindi un potente antifatica ideale per l’inverno.
Il chaga, l’ingrediente segreto dei siberiani per combattere i malanni invernali
Il chaga è un fungo che cresce esclusivamente sulla betulla e da millenni è annoverato nella farmacopea siberiana.
Pianta di punta della medicina tradizionale di queste regioni fredde dove gli inverni sono particolarmente rigidi e fiaccanti per l’organismo, il chaga è tradizionalmente utilizzato dai nomadi siberiani per preparare un infuso tonificante destinato a combattere la stanchezza, il freddo, la fame e i malanni dell’inverno (16).
Se il chaga contiene più di duecento sostanze attive, studi recenti tendono a ipotizzare che sia soprattutto la sua ricchezza di polisaccaridi beta-glucani all’origine dei suoi potenti benefici.
Ecco perché molti erboristi raccomandano una cura invernale di chaga per affrontare i malanni della stagione fredda (ad esempio Organic Chaga Extract).
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