![Harpagophytum Fiore di arpagofito]()
Acquista Super Harpagophytum, integratore in capsule
Super Harpagophytum è un integratore alimentare a base di artiglio del diavolo raccolto in modo sostenibile dai membri della comunità Khwe. La standardizzazione al 20% di arpagosidi, la sostanza più attiva, consente di massimizzare gli effetti riconosciuti della radice di arpagofito.
Che cos'è l'Harpagophytum?
L'Harpagophytum, detto anche "“artiglio del diavolo” o radice di Windhoek, è una pianta che fiorisce solo un giorno all'anno nelle zone desertiche dell'estremo sud dell'Africa, e i cui frutti sono muniti di varie emergenze provviste di veri e propri uncini a forma di artigli. Quando le pecore li calpestano, questi uncini si impigliano nei loro zoccoli e nel loro pelo costringendole, per liberarsene, a compiere dei movimenti bruschi e sconclusionati, quasi “indiavolati”, da cui il nome comune di “artiglio del diavolo”.
La pianta è utilizzata da millenni dalle popolazioni indigene dell'Africa meridionale – i Bantu e i Boscimani – ma è stata studiata scientificamente solo dall'inizio del XX secolo. È stata quindi importata in Europa all'inizio degli anni Cinquanta, diventando rapidamente popolare grazie alla spettacolarità dei suoi effetti benefici, i cui due più importanti sono ad oggi ben documentati:
- la capacità di ottimizzare la funzione generale dell'apparato digerente;
- la capacità di normalizzare l'appetito.
La pianta è inoltre approvata dalla ESCOP (Cooperativa scientifica europea sulla fitoterapia) per il trattamento della perdita di appetito e della dispepsia.
Come spiegare gli effetti di Super Harpagophytum?
L'efficacia dell'Harpagophytum deriva direttamente dalla sua ricca composizione. Le radici laterali, da cui ricaviamo il nostro integratore, contengono acidi grassi, cere, triterpeni pentaciclici liberi ed esterificati (ursani e oleanani), steroli liberi e combinati, flavonoidi, acido-fenoli e, soprattutto, iridoidi (arpagide, procumbide, procumboside ecc.). Questi ultimi sono responsabili degli effetti desiderati dell'Harpagophytum, e in particolare l'arpagoside. Per questo motivo Super Harpagophytum è stato standardizzato al 20% di arpagosidi.
Con quale tecnica si estrae Super Harpagophytum?
La specifica tecnica di raccolta di Super Harpagophytum lo differenzia da una raccolta classica. Effettuata dai membri della comunità Khwe (tribù dei Boscimani), questa raccolta molto delicata permette di preservare la pianta senza ledere la radice principale. La pianta è quindi in grado di rigenerarsi e le radici di ricostituirsi. L'Harpagophytumdei Khwe proviene quindi dauna cultura controllata e sostenibile.
Come assumere quotidianamente Super Harpagophytum?
Poiché l'attività dell'Harpagophytum è progressiva, si consiglia di assumere quattro capsule al giorno, due al mattino e due alla sera, per un periodo minimo di tre mesi. I primi effetti in genere si avvertono dopo una decina di giorni (1).
Se acquisti le radici di arpagofito puoi preparare anche degli infusi tagliandole finemente, ma sappi che questa preparazione sarà meno efficace a livello digestivo e molto amara. D'altra parte sarà più efficace contro la perdita di appetito, poiché i principi attivi agiranno sulla stimolazione delle papille gustative.
L'artiglio del diavolo si associa particolarmente bene con i seguenti integratori:
Occorre prevedere degli effetti collaterali di Super Harpagophytum?
L'assunzione a lungo termine di Super Harpagophytum non provoca effetti collaterali tossici né dipendenza ed è perfettamente tollerata dall'organismo.
Le donne in stato di gravidanza, le donne che allattano e le persone che seguono una terapia con anticoagulanti dovrebbero astenersi dall'assumere questa erba, poiché a dosi elevate potrebbe aumentare l'effetto dei farmaci anticoagulanti. Inoltre, l'artiglio del diavolo potrebbe ridurre i livelli di glucosio nel sangue, motivo per cui chi è affetto da diabete dovrebbero quindi consultare un operatore sanitario prima di considerare l'integrazione. Le persone che seguono una terapia regolare con aspirina vedono aumentato il rischio di ulcere (2).