0
it
US
WSM
260385480

Il mio carrello

Il carrello è vuoto
Menu

Colite: sintomi, cause e rimedi naturali

Dolori al basso ventre? Sospetti una colite? Panoramica dei sintomi caratteristici, delle cause e dei mezzi per alleviarla.

Colite e trattamenti intestinali

Che cos’è la colite?

La colite è un’infiammazione della parete del colon, la sezione dell’intestino che segue il tenue e arriva fino al retto.

Può manifestarsi in maniera acuta (ossia bruscamente, con una rapida evoluzione) o cronica (ossia con effetti che persistono nel tempo, in genere per più di tre mesi).

Non è una patologia specifica, ma un insieme di malattie e disturbi molto vari che causano l’infiammazione. Molto spesso la colite è benigna, se trattata rapidamente.

I sintomi della colite

I principali sintomi di questa infiammazione del colon

La colite si manifesta con disturbi del transito intestinale: diarrea o stitichezza, dolori addominali (più o meno persistenti), gonfiore, ecc. (1) A volte si osserva anche una perdita di peso e una sensazione di stanchezza.

Dal punto di vista biologico, si nota generalmente un’iperleucocitosi (livello elevato di globuli bianchi nel sangue) e un livello elevato di PCR (indicatore di un’infiammazione). L’endoscopia consente una diagnosi certa.

Altri sintomi diversi a seconda del tipo di colite

In base alla causa della colite, possono manifestarsi ulteriori sintomi.

  • In caso di colite infettiva: febbre e disidratazione.
  • In caso di disturbi dovuti ad alcuni antibiotici: diarrea talvolta con sangue e dolore intenso.
  • In caso di disturbi dovuti a radioterapia: sangue nelle feci, che può persistere per diversi mesi dopo il trattamento.
  • In caso di malattie infiammatorie croniche: sangue ricorrente nelle feci.
  • In caso di sindrome dell’intestino irritabile: gonfiore, gas, digestione difficile, dolore allo stomaco.

Quando i sintomi persistono, la diarrea può provocare le carenze di alcune vitamine a causa di un minore assorbimento dei nutrienti e di una minore produzione di vitamine B e K da parte della flora batterica del colon.

Colite e coliche: qual è la differenza?

Attenzione, la colite non deve essere confusa con la colica renale, che si manifesta con un forte dolore alla schiena e all’addome, solitamente dopo un improvviso aumento della pressione nelle vie urinarie.

Inoltre, non ha nulla a che vedere con le coliche del neonato, caratterizzate da pianti frequenti e prolungati, senza una ragione apparente, nelle prime settimane dopo la nascita.

La confusione è legata all’uso della parola “colica” per indicare un’ampia varietà di disturbi, tra cui la diarrea.

Quali sono le possibili cause della colite?

Le cause della colite acuta

La colite acuta ha diverse cause possibili:

  • un’infezione da agente patogeno – virus (herpes), batteri (salmonella, shigella, yersinia, colera, stafilococco, Escherichia coli), funghi (Candida, Histoplasma), parassiti (amebe, trematodi, ecc.) – oppure può essere la conseguenza di un’intossicazione alimentare;
  • assunzione di farmaci (il più delle volte antibiotici o lassativi in eccesso) – può portare a una grave infiammazione, ossia la colite pseudomembranosa;
  • scarsa vascolarizzazione del colon associata a lesioni arteriose (aterosclerosi) (2) – si parla di colite ischemica e si tratta di un caso della massima urgenza;
  • alcune terapie contro il cancro (in particolare la radioterapia all’addome e la chemioterapia).

Le cause della colite cronica

La colite cronica ha tre cause principali:

  • la sindrome dell’intestino irritabile, che dà origine alla colite spastica;
  • le malattie infiammatorie croniche, in particolare la rettocolite emorragica e il morbo di Crohn, durante le riacutizzazioni;
  • la colite ulcerosa, una malattia autoimmune.

Prevenzione e alleviamento dei sintomi

I mezzi per prevenire la colite e alleviarne i sintomi variano molto a seconda della causa.

  • Per limitare le infezioni, rispetta le norme igieniche di base: lavarsi le mani prima di mangiare e dopo essere andati in bagno, rispettare le date di scadenza degli alimenti, non rompere la catena del freddo.
  • Limita gli alimenti grassi e piccanti in caso di crisi. Evita, inoltre, caffè, alcol e bevande analcoliche.
  • Associa regolarmente i trattamenti antibiotici con un’integrazione di probiotici (Saccharomyces Boulardii è spesso consigliato in farmacia).
  • Se soffri di malattie croniche, di solito si consiglia di adottare una dieta speciale, soprattutto durante le fasi acute. Pertanto, in caso di morbo di Crohn, si raccomanda di eliminare le fibre alimentari (dieta senza scorie) e gli alimenti irritanti, per ridurre al minimo il processo digestivo.
  • Bevi almeno 2 litri di acqua al giorno, evitando grandi quantità in una sola volta e assumendola durante i pasti.
  • Fraziona i pasti, senza esagerare, per non stimolare troppo i movimenti del colon, e fai attenzione a masticare bene il cibo.

Opzioni di trattamento e integratori naturali in caso di colite

I probiotici e la colite

Diversi studi clinici (3-4) studiano l’interesse dei probiotici relativamente alla flora batterica intestinale del colon.

Quelli che contengono bifidobatteri e lattobacilli sono i più promettenti (gli integratori probiotici dedicati ai colon, come Colon Friendly, di solito incorporano i ceppi migliori).

Il probiotico Saccharomyces Boulardii, invece, è il lievito più documentato in caso di diarrea. I probiotici si trovano in una certa quantità in alimenti quali kefir, tempeh, miso e yogurt.

Vitamine per compensare le carenze

Le persone che soffrono di colite cronica o colite ricorrente sono a rischio di carenze per alcune vitamine: la loro flora intestinale ne produce in quantità minore (in particolare le vitamine del gruppo B), l’assorbimento attraverso la barriera intestinale è inferiore e possono verificarsi perdite significative in caso di diarrea con sangue.

Un’integrazione con vitamine e minerali può essere presa in considerazione dopo aver consultato un professionista sanitario.

Omega-3 e flora intestinale

Gli acidi grassi omega-3, che si trovano nei pesci grassi e le cui dosi giornaliere raccomandate spesso non vengono soddisfatte, contribuiscono non solo alla salute del cuore e alla funzione cerebrale.

Sembra che siano anche strettamente correlati alla flora intestinale (5).

Un’integrazione con omega-3 può quindi essere ipotizzabile (idealmente con un integratore di eccellente digeribilità, come Super Omega-3). D’altra parte, è necessario limitare gli altri apporti di grassi, in particolare i grassi saturi che possono causare steatorrea (diarrea con eccessivo contenuto di grassi).

La curcumina e l’infiammazione dell’intestino

La curcumina è un principio biologicamente attivo della curcuma che contribuisce a ridurre l’infiammazione e a sostenere il sistema immunitario, di cui la flora intestinale è parte integrante.

Può essere utile in quanto l’infiammazione della mucosa del colon partecipa alla disregolazione del sistema immunitario e favorisce la selezione di batteri patogeni a scapito dei batteri commensali.

Le forme più biodisponibili (come in Curcumin Solution) sono le più consigliate in caso di colite.

Assunzione di integratori alimentari in caso di colite: un piccolo promemoria

Tutte queste soluzioni naturali devono, ovviamente, essere prese in considerazione sotto la supervisione di un professionista saniatrio (ad esempio un gastroenterologo).

IL CONSIGLIO DI SUPERSMART

Bibliografia

  1. Thoeni RF, Cello JP. CT imaging of colitis. Radiology, 2006;240:623—38.
  2. Balthazar EJ, Yen BC, Gordon RB. Ischemic colitis: CT evaluation of 54 cases. Radiology 1999;211:381—8.
  3. Huang C, Hao W, Wang X, Zhou R, Lin Q. Probiotics for the treatment of ulcerative colitis: a review of experimental research from 2018 to 2022. Front Microbiol. 2023 Jul 6;14:1211271. doi: 10.3389/fmicb.2023.1211271. PMID: 37485519; PMCID: PMC10358780.
  4. Roy S, Dhaneshwar S. Role of prebiotics, probiotics, and synbiotics in management of inflammatory bowel disease: Current perspectives. World J Gastroenterol. 2023 Apr 14;29(14):2078-2100. doi: 10.3748/wjg.v29.i14.2078.

Menni, C., Zierer, J., Pallister, T. et al. Omega-3 fatty acids correlate with gut microbiome diversity and production of N-carbamylglutamate in middle aged and elderly women. Sci Rep 7, 11079 (2017). https://doi.org/10.1038/s41598-017-10382-2

Commenti

Devi accedere al tuo conto per poter lasciare un commento

Questo articolo non è stato ancora commentato, inserisci la prima recensione

Pagamento protetto
32 anni di esperienza
Soddisfatti
o rimborsati
Invio rapido