Promemoria: cos’è l’infiammazione?
L’infiammazione definisce la risposta organizzata del sistema immunitario conseguente un’aggressione fisica (infezione batterica o virale, contatto con un allergene, danno tissutale, compressione del nervo sciatico, ecc.) volta a favorire il processo di guarigione (1). È caratterizzata in fase acuta da arrossamenti, edemi o dolori circoscritti.
Succede, tuttavia, che uno stato infiammatorio si instauri nel tempo, molto spesso in maniera silente: si parla di infiammazione di basso grado o di infiammazione cronica. Quest’ultima è responsabile di alcune patologie come l’artrosi, il diabete di tipo 2, le allergie, le malattie cardiovascolari o le malattie autoimmuni (2).
Un elenco non esaustivo di potenti antinfiammatori naturali
Prima di dedicarci all’antinfiammatorio naturale più efficace, passiamo in rassegna 2-3 ingredienti naturali noti per i loro effetti antinfiammatori.
Boswellia, l’antinfiammatorio naturale per le articolazioni
Altrimenti noto come “albero dell'incenso”, la Boswellia serrata è meglio conosciuta come la pianta del comfort articolare, sebbene supporti anche le funzioni respiratorie e intestinali (3).
La sua resina, la boswellina, concentra un alto contenuto di acidi boswellici, tra cui l’acido 3-acetil-11-cheto-β-boswellico (AKBA) estremamente attivo sul piano biologico (4). Eserciterebbe un effetto positivo sulla 5-lipossigenasi (5-LO) e sull’elastasi leucocitaria umana (HLE), due enzimi coinvolti nella cascata infiammatoria (l’integratore Super Boswellia punta quindi su una formula standardizzata al 20% di AKBA per la massima efficacia) (5).
Zenzero, la star delle tisane antinfiammatorie casalinghe
L’infuso di zenzero (Zingiber officinale) è uno dei rimedi emblematici della medicina tradizionale cinese. E per una buona ragione, giacché questo rizoma antiossidante e antinfiammatorio agisce su tutti i fronti: salute immunitaria, digestiva e respiratoria, mantenimento del tono e della vitalità, regolazione del metabolismo degli zuccheri (6-8), ecc.
Più di recente, gli studi si sono concentrati sulla valutazione dell’efficacia dello zenzero nelle persone soggette a disturbi artrosici e reumatici (9-10). I risultati incoraggianti riportati sarebbero attribuibili all’azione inibitoria sulla biosintesi delle prostaglandine e dei leucotrieni, due mediatori dell’infiammazione (tutti motivi per scegliere Super Gingerols, estratto naturale di zenzero standardizzato al 20% di gingeroli).
Regina dei prati, un potente antinfiammatorio muscolare naturale
Le infiorescenze della regina dei prati (Filipendula ulmaria) sintetizzano l’acido salicilico, un’“aspirina naturale” che ha reso famosa soprattutto la corteccia di salice bianco. È dotata di proprietà analgesiche e antinfiammatorie molto apprezzate in caso di dolori muscolari attribuibili a diversi meccanismi inibitori (in particolare a livello dell’enzima COX-2 e della via di segnalazione NF-κB) (11). Si noti che i suoi glicosidi flavonoidi interagiscono in parallelo con il microbiota intestinale, supportandone ulteriormente l’efficacia.
Qual è l’antinfiammatorio naturale più efficace?
Seppure le farmacopee del mondo comprendano decine di piante per combattere l’infiammazione, esiste un rizoma che ha dimostrato la propria supremazia, sia in termini di efficacia che di sicurezza: la curcuma.
Star dell’ayurveda, nelle diverse medicine asiatiche questa spezia è considerata uno dei pochi antinfiammatori naturali sistemici, ossia in grado di agire su tutte le sfere dell’organismo. Alla base delle diverse attività biologiche vie è il suo curcuminoide predominante, la curcumina (12).
Diversi studi ne riferiscono la capacità di inibire la produzione di mediatori proinfiammatori (interleuchine, TNF-α, G‐CSF, MCP-1, ecc.) e di interferire con alcune vie di segnalazione infiammatorie (13). La curcuma preserva anche la funzione immunitaria comportandosi come un immunomodulatore in grado di riequilibrare le popolazioni cellulari: ripristinerebbe, in particolare, un rapporto equilibrato tra i linfociti T regolatori che reprimono la risposta infiammatoria e i linfociti Th17 che la favoriscono (14). Alcuni studi menzionano, inoltre, le sue interazioni con le specie reattive dell’ossigeno (ROS), generatrici di uno stress ossidativo che mantiene insidiosamente i processi infiammatori, rafforzando in particolare l’attività degli enzimi antiossidanti (15).
Grazie all’ottima tolleranza, la curcuma e la sua curcumina sono oggi al centro di molti esperimenti clinici su varie patologie con componente infiammatoria. I ricercatori ne stanno attualmente esplorando le potenziali applicazioni su infiammazioni croniche intestinali, squilibri cutanei, disagio articolare, gravi disturbi dell’umore o rigidità arteriosa (16-20).
Come assimilare al meglio la curcuma?
Sebbene la curcuma appaia come il rimedio naturale preferito per l’infiammazione, presenta tuttavia un limite: la curcumina ha una bassa biodisponibilità. I produttori di integratori alimentari di alta qualità hanno fortunatamente trovato diverse soluzioni per contrastare questo fenomeno:
- proporre grandi quantità di curcuma massimizzando la concentrazione di principi attivi per capsula (come in Natural Curcuma, in cui ogni dose giornaliera contiene 2.500 mg di curcuma standardizzata al 95% di curcuminoidi);
- associare la curcuma alla fosfatidilcolina naturale per potenziarne l’assorbimento (grazie a questo processo innovativo, l’integratore brevettato Super Curcuma beneficia di una bioassimilazione 29 volte superiore rispetto agli integratori convenzionali) (21);
- presentare la curcumina in forma micellare per migliorarne la solubilità nei succhi digestivi e consentirle di attraversare più facilmente la parete intestinale (185 volte più assorbibile della curcumina classica, Curcumin Solution si posiziona come l’integratore di curcumina più biodisponibile sul mercato al momento) (22).
Infine, è bene ricordare che tutti reagiamo in modo diverso all’assunzione di un antinfiammatorio (naturale o meno). La sua efficacia può essere più marcata in alcuni e meno evidente in altri, a seconda della sensibilità individuale. Sembra quindi opportuno prevedere un ampio spettro di composti attivi per massimizzare le sue possibilità di risposta (la sinergia d’urto InflaRelief combina la curcuma con altre 11 sostanze naturali selezionate con cura quali artiglio di gatto, ortica, tulsi o rosmarino) (23-26).
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