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N-acetilcisteina (NAC): utile contro i disturbi dell'umore?

Un aminoacido derivato può avere un impatto sul nostro umore, sulla motivazione o persino sul morale? Diversi studi recenti suggeriscono di sì... un legame da approfondire al più presto.

La N-acetilcisteina potrebbe essere benefica per i disturbi dell’umore

N-acetilcisteina, un derivato stabile della cisteina

La N-acetilcisteina, o NAC, è una forma stabile e sintetica della cisteina, un aminoacido non essenziale contenente zolfo, che l'organismo è in grado di produrre dagli alimenti.

La cisteina svolge un ruolo cruciale nella sintesi del glutatione, uno dei più potenti antiossidanti naturali prodotti dal corpo umano, essenziale per la disintossicazione cellulare e la protezione dallo stress ossidativo.

La forma "N-acetilata" è stata sviluppata per migliorare la stabilità chimica, la solubilità e la biodisponibilità orale della cisteina, rendendola più facilmente assimilabile.

Una volta nell'organismo, la NAC viene facilmente convertita in cisteina. Ciò favorisce la produzione endogena di glutatione e consente all'organismo di beneficiare dei suoi effetti protettivi.

La ricerca sta attualmente indagando gli altri effetti potenziali della NAC sull'organismo, in particolare per quanto riguarda il suo impatto sul tono dell'umore.

La NAC, il glutatione e i loro effetti sull'organismo

Come precursore del glutatione, la N-acetilcisteina è studiata per il suo ruolo antiossidante, nella riduzione dello stress ossidativo e nella disintossicazione cellulare (1).

Potente antiossidante endogeno, il glutatione è coinvolto nella neutralizzazione dei radicali liberi, nel corretto funzionamento del fegato e nella protezione delle cellule.

Più in generale, la NAC è nota anche per le sue proprietà mucolitiche (liquefazione delle secrezioni bronchiali), il che spiega il suo tradizionale uso in pneumologia (2).

Viene inoltre studiata in vari campi della medicina, in particolare per il suo potenziale effetto protettivo sulle cellule cerebrali e sulle vie infiammatorie (3-4).

Di conseguenza, oggi è possibile trovarla anche sotto forma di integratori alimentari, spesso utilizzati per supportare la vitalità, il sistema immunitario o l'equilibrio fra radicali liberi e antiossidanti.

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NAC e disturbi dell'umore: cosa dicono le ultime ricerche

Sebbene la N-acetilcisteina sia nota soprattutto per il suo ruolo nella sintesi del glutatione, diversi studi recenti suggeriscono che possa contribuire anche a regolare alcuni meccanismi biologici coinvolti nei disturbi dell'umore.

Studi su tristezza, stanchezza mentale e instabilità emotiva

Negli ultimi anni, la N-acetilcisteina (NAC) ha suscitato un crescente interesse nel campo della ricerca sulla salute mentale, in particolare per il suo potenziale effetto di sostegno all'equilibrio emotivo.

Diversi studi clinici hanno esplorato i suoi effetti in una varietà di contesti, come la depressione lieve o moderata, l'ansia persistente o alcuni stati di distimia (sconforto cronico), stanchezza mentale o instabilità emotiva.

Uno studio pubblicato nel 2023 su Clinical Psychopharmacology and Neuroscience (5) ha valutato gli effetti di un'integrazione di N-acetilcisteina di 2000 mg/die per 12 settimane in adulti affetti da depressione maggiore.

Sebbene non sia stato osservato alcun miglioramento significativo a 12 settimane, sono stati riscontrati benefici significativi a 16 settimane: miglioramento dell'umore, dell'ottimismo, delle relazioni sociali e della capacità di funzionamento quotidiano.

Questi risultati suggeriscono che la NAC potrebbe offrire un utile supporto progressivo per integrare le terapie tradizionali, in particolare in un approccio a medio termine al riequilibrio emotivo.

Potenziale azione su diversi meccanismi legati all'equilibrio emotivo

Un altro studio, pubblicato nel 2024 su General Hospital Psychiatry (6), ha esaminato gli effetti dell'integrazione di NAC sui disturbi dell'umore.

Questa meta-analisi ha raccolto i dati di 12 studi randomizzati e controllati, per un totale di 904 partecipanti affetti da disturbi dell'umore (in particolare episodi depressivi). Le dosi di N-acetilcisteina (NAC) variavano da 1.000 a 3.000 mg/die, somministrate per un periodo da 8 a 24 settimane.

Risultato: rispetto al placebo, la NAC è stata significativamente associata a una riduzione dei sintomi della depressione, con una differenza media standardizzata di -0,24 (che indica un effetto modesto ma concreto).

Gli autori concludono che la NAC potrebbe rappresentare un'interessante opzione complementare per migliorare lo stato emotivo, in particolare a supporto del trattamento convenzionale.

Anche se questo lavoro rimane esplorativo, per spiegare questi risultati sono stati ipotizzati diversi meccanismi biologici plausibili:

  • sostegno alla produzione di glutatione, e conseguente riduzione dello stress ossidativo, un fattore spesso associato ai disturbi dell'umore (7);
  • modulazione dei sistemi di neurotrasmissione, in particolare del glutammato, i cui squilibri sono frequentemente osservati negli stati depressivi (8);
  • un effetto antinfiammatorio indiretto, attraverso la regolazione di alcune citochine pro-infiammatorie che potrebbero influenzare la funzione cerebrale (9);
  • un effetto regolatore, che potrebbe favorire il benessere emotivo.

A differenza degli integratori o delle sostanze che agiscono direttamente sulla chimica del cervello, la N-acetilcisteina non produce né un effetto stimolante né un effetto euforizzante.

Potrebbe invece avere un effetto di fondo più sottile, e contribuire al ripristino di un certo equilibrio generale.

Secondo recenti ricerche, la NAC favorirebbe la resilienza emotiva, in particolare nelle persone che soffrono di stanchezza mentale, ripiegamento su se stesse, riduzione della motivazione o stanchezza cronica.

Gli scienziati sottolineano che la NAC non sostituisce il trattamento medico in caso di disturbi accertati.

Tuttavia, potrebbe essere un interessante supporto complementare, integrato in un approccio più globale al benessere. Sarebbe particolarmente indicata per gli adulti a partire dai 40 anni, che sono più esposti allo stress ossidativo e agli squilibri neurochimici legati all'età.

La NAC si iscrive in questo quadro come supporto dolce ma di grande utilità potenziale, da affiancare a una dieta equilibrata, una buona qualità del sonno, un'attività fisica regolare e a strumenti di gestione dello stress.

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Bibliografia

  1. Raghu G, Berk M, Campochiaro PA, Jaeschke H, Marenzi G, Richeldi L, Wen FQ, Nicoletti F, Calverley PMA. The Multifaceted Therapeutic Role of N-Acetylcysteine (NAC) in Disorders Characterized by Oxidative Stress. Curr Neuropharmacol. 2021;19(8):1202-1224. doi: 10.2174/1570159X19666201230144109. PMID: 33380301; PMCID: PMC8719286.
  2. Holdiness MR. Clinical pharmacokinetics of N-acetylcysteine. Clin Pharmacokinet. 1991 Feb;20(2):123-34. doi: 10.2165/00003088-199120020-00004. PMID: 2029805.
  3. Kumar P, Liu C, Suliburk J, Hsu JW, Muthupillai R, Jahoor F, Minard CG, Taffet GE, Sekhar RV. Supplementing Glycine and N-Acetylcysteine (GlyNAC) in Older Adults Improves Glutathione Deficiency, Oxidative Stress, Mitochondrial Dysfunction, Inflammation, Physical Function, and Aging Hallmarks: A Randomized Clinical Trial. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2023 Jan 26;78(1):75-89. doi: 10.1093/gerona/glac135. PMID: 35975308; PMCID: PMC9879756.
  4. Clark RSB, Empey PE, Kochanek PM, Bell MJ. N-Acetylcysteine and Probenecid Adjuvant Therapy for Traumatic Brain Injury. Neurotherapeutics. 2023 Oct;20(6):1529-1537. doi: 10.1007/s13311-023-01422-z. Epub 2023 Aug 18. PMID: 37596428; PMCID: PMC10684451.
  5. Russell SE, Skvarc DR, Mohebbi M, Camfield D, Byrne LK, Turner A, Ashton MM, Berk M, Dodd S, Malhi GS, Cotton SM, Bush AI, Dean OM. The Impact of N-acetylcysteine on Major Depression: Qualitative Observation and Mixed Methods Analysis of Participant Change during a 12-week Randomised Controlled Trial. Clin Psychopharmacol Neurosci. 2023 May 30;21(2):320-331. doi: 10.9758/cpn.2023.21.2.320. PMID: 37119225; PMCID: PMC10157003.
  6. Tzu-Rong Peng, Hung-Hong Lin, Tzu-Ling Tseng, Yun-Hui Huang, Pei-Yun Tsai, Chia-Yu Lin, Ming-Chia Lee, Shih-Ming Chen, Efficacy of N-acetylcysteine for patients with depression: An updated systematic review and meta-analysis, General Hospital Psychiatry, Volume 91, 2024, Pages 151-159, ISSN 0163-8343
  7. Bhatt S, Nagappa AN, Patil CR. Role of oxidative stress in depression. Drug Discov Today. 2020 Jul;25(7):1270-1276. doi: 10.1016/j.drudis.2020.05.001. Epub 2020 May 8. PMID: 32404275.
  8. Duman RS, Sanacora G, Krystal JH. Altered Connectivity in Depression: GABA and Glutamate Neurotransmitter Deficits and Reversal by Novel Treatments. Neuron. 2019 Apr 3;102(1):75-90. doi: 10.1016/j.neuron.2019.03.013. PMID: 30946828; PMCID: PMC6450409.
  9. Kronfol Z, Remick DG. Cytokines and the brain: implications for clinical psychiatry. Am J Psychiatry. 2000 May;157(5):683-94. doi: 10.1176/appi.ajp.157.5.683. PMID: 10784457.

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