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Ad oggi, non è stato segnalato alcun effetto collaterale o indesiderato nella letteratura scientifica a seguito di un’integrazione con B. coagulans. Gli studi confermano la sua eccellente tollerabilità e l’assenza di qualsiasi carattere mutageno o genotossico (12).
La sindrome dell’intestino irritabile, o sindrome del colon irritabile, è un disturbo funzionale intestinale benigno ma invalidante, che colpisce il 10%-15% della popolazione mondiale. È caratterizzato da mal di pancia e crampi addominali cronici, alterazioni del transito intestinale e gonfiore.
Sono state avanzate diverse ipotesi per spiegare questa disfunzione intestinale, tra cui un disturbo della motilità intestinale e un’ipersensibilità viscerale. L’indicazione di uno squilibrio del microbiota, che renderebbe la barriera intestinale più permeabile alle molecole pro-infiammatorie, appare tuttavia sempre più plausibile (13).
Si consiglia l’assunzione di 2 capsule al giorno (equivalenti a 4 miliardi di microrganismi) con un bicchiere pieno d’acqua. In genere si consiglia di assumere i probiotici nei 30 minuti che precedono un pasto o con un pasto leggero o uno spuntino.
Importante: una volta ricevuto, si consiglia vivamente di conservare il probiotico al fresco.
Per ottimizzare gli effetti della cura sulla funzione intestinale, considera di:
Durante l’integrazione probiotica, il consumo di fibre prebiotiche favorisce il corretto impianto dei ceppi “amici” nel tratto intestinale e ne massimizza le possibilità di sopravvivenza. Valuta, quindi, di associare il Bacillus coagulans con l’inulina o Fructo-Oligosaccharides, estratto dalla barbabietola mediante un processo di bioconversione (14).
In caso di pesantezza dopo i pasti, supporta l’azione di B. coagulans con Digestive Enzymes, un complesso unico che riunisce 15 enzimi chiave della digestione (lattasi, proteasi, amilasi, ecc.) e piante utili al mantenimento di una buona salute digestiva (menta piperita, fieno greco, zenzero, anice, ecc.) (15-16)
Le capsule di questo prodotto sono composte da pullulan, un polisaccaride naturale derivato dalla fermentazione della tapioca o del mais. Il pullulan non contiene ingredienti di origine animale e offre un’eccellente barriera all’ossigeno, il che consente di preservare l’integrità degli ingredienti contenuti nella capsula. Offre, inoltre, un’ottima alternativa ecologica alle sostanze sintetiche.
Le capsule di questo prodotto sono composte daHPMC (idrossipropilmetilcellulosa), una sostanza vegetale derivata dalla cellulosa. L’HPMC è comunemente utilizzata per farmaci e integratori alimentari. Non contiene ingredienti di origine animale, è riconosciuta come sicura dalle autorità sanitarie ed è considerata più sostenibile delle alternative sintetiche.